No, non stiamo parlando del romanzo di Irvine Welsh, quello che é la continuazione del mitico Trainspotting. No. Parliamo proprio. Del genere"cinematografico".
Mi perdoneranno gli operatori del settore, ma vista la selezione a cui siamo stati sottoposti solo ieri sera le virgolette sono d'obbligo.
Mi rendo conto però che serve una piccola introduzione altrimenti poi non ci capite niente.
Ieri serata a casa di amici con amici. Pizza e cinese e chiacchiere super Nerd. Dal lato "maschio" del salotto ovviamente. Dal lato delle femmine si parlava, mi pare d'aver capito, di diete, trucchi (da mago?) ed altre amenità similari.
Tra i due gruppi il Papo in pieno trip Disco Dance che, sudato fradicio, ballava al ritmo delle sigle dei film di Sergio Leone o di qualche altra serie televisiva semi sconosciuta fischettate dentro una sfera sparaluci stroboscopiche.
Sembra una situazione di caos assoluto?
Sì, in effetti lo era, ma era caos positivo.
Ma come siamo finiti ad analizzare il genere cinematografico che da il titolo a questo post?
Semplicemente questa domanda: "Potrebbe essere questa l'occasione adatta per far vedere a tuo figlio il suo primo porno?"
La risposta è stata ovviamente sì, ma poi è venuto fuori che c'era a disposizione il porno dei Power Rangers ed il tarlo del dubbio s'è insinuato insidioso così, appena Papo e bionda si sono avviati verso casa, ho sollevato l'argomento ed, ovviamente, sono stato prontamente soddisfatto.
Pure troppo in effetti.
Tra l'altro abbiamo assistito alla perdita della propria "porginità" di una ragazza del gruppo che ha candidamente ammesso che quello era il primo porno della sua esistenza.
Che dire, da zero a mille in poco più di un'ora. Le è toccato imparare in fretta.
La "selezione" che ci è stata presentata ha, in poche scene, risolto la quasi infinita varietà di generi e sottogeneri presenti nel mondo appiccicaticcio e sudaticcio della tripla X cinematografica.
Dalla parodie assurde e candidamente quanto inutilmente censurate del porno giapponese, fino agli estremi ortofrutticoli subiti da una non ben definita (come etnia) ragazza americana. Passando attraverso al "sofisticato" porno tedesco (c'era un violinista!), ai classici degli anni '80 e alle prime volte di ragazze fin troppo pratiche per risultare plausibili.
In sostanza, bella serata, divertente ed istruttiva, anche se c'è gente che non mangerà mai più della verza nella propria vita.
Una domanda seria però m'è rimasta.
Parlando del fatto che "chiaramente" sono film fatti da uomini per uomini e basta, il cultore nonché detentore dei dati da noi visionati, ha fatto notare che, quando a dirigerli sono donne, il genere è quasi invariabilmente sadomaso bondage latex slave forced to ecc... mannaggia! Sono il mio genere preferito quelli! E non ne abbiamo visionato nemmeno pochi minuti!
La domanda?
Bè, di certo, nei film porno "da femmine", la trama deve essere un poco più articolata.
Noi uomini abbiamo la tendenza a farla sempre fin troppo semplice.
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