giovedì 12 aprile 2012

Notte buia, troppi pensieri, voglia di scrivere

Questa notte (come scritto in un post precedente) l'ho passata insonne, o quasi.
Qualche svenimento c'è stato, forse un paio d'ora, in maniera discontinua ed affatto riposante, son riuscito a dormire, per il resto però molte, troppe idee.
Credo di aver "scritto" (purtroppo solo nella mia mente) un paio di racconti (per quello che ho dormito avrei benissimo potuto alzarmi e metterli davvero nero su bianco, forse dopo avrei dormito) e m'è anche venuta in mente una storia che non sarebbe affatto male come incipit per qualcosa di più impegnativo che un semplice racconto (ebbene sì, forse sta per nascere l'embrione dell'ennesimo romanzo incompiuto).
Che posso dire.
Nello sforzo di cercare di non dimenticare, fra parentesi oniriche che avevano come sfondo il Giappone medievale, alla fin fine i due racconti credo di essermeli persi per strada, ma l'idea per "la cosa più impegnativa" quella è rimasta.
Roba per Nerd o per gente morbosamente curiosa ovviamente, il frutto non può cadere troppo lontano dall'albero in fin dei conti, ma l'idea è interessante.
Ora sono di fronte al solito ennesimo disperatamente ovvio dubbio.
Scrivo finché ho l'ispirazione o metto da parte... e finisco qualcosa?

Troppa carne al fuoco nuoce al gusto della grigliata mi si dice, ma che posso farci.
Mi piace abbondare. Mi piace lavorare contemporaneamente si più progetti.
Sembra disorganizzazione, ma è il mio metodo di lavoro.
Il fatto che io sia il primo a lamentarmene credo sia sintomo del fatto che ci sia qualcosa da cambiare.

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