martedì 3 aprile 2012

Il sesto Senso - Recensione film

Che dire, siamo sul pezzo!

Il sesto senso è un film del 1999 e voi vi chiederete.
"Che lo recensisci solo ora?"
"Che non l'avevi ancora visto?"
"Ma dove vivi!"

No, stiamo calmi, l'avevo visto ai tempi (noleggiai una videocassetta), ma ai tempi non avevo un blog e visto che fra le cose che dovrei (vorrei) fare su queste pagine c'è anche quella di recensire "roba" mi apre giusto dire la mia su questo capolavoro.
Perché, indubbiamente, di questo si tratta.
Capolavoro assoluto.
La scoperta di un Bruce Willis che, una volta tanto, non se ne va in giro vestito della solita canottiera sporca ed insanguinata a sparare alla qualunque e che è anche bravo.
Il ragazzino che è semplicemente un attore incredibile.
La storia che è eccezionale.
La regia, la fotografia... tutto perfetto o quasi.
Ed il finale poi.
Lo ammetto, sono uno di quelli che quando il film "finisce" gli s'è staccata la mascella.
Non voglio anticipare nulla ai (spero pochi) lettori che non hanno visto questa pellicola, sapete quando odio la pratica denominata come spoiler, ma questo è davvero uno dei film che mi è piaciuto di più, ma è piaciuto a così tanta gente che metterlo effettivamente nella propria "Top ten" sarebbe da cineasta poco serio... ma io serio non lo sono mai stato quindi ce lo metto.

Non è fra i titoli che riguardo ciclicamente (non è "Trainspotting" ne tanto meno "Paura e delirio a Las Vegas" , ne "Il cavaliere Oscuro") e non potrebbe esserlo.
Il genio, la drammaticità, il "guizzo" è tutto li.
Nel finale.
Lascia a bocca aperta.

Esercizio di stile (lo feci ai tempi).
Guardatevi il film per la prima volta poi riguardatelo subito dopo... da capo...
Sarà un altro film, almeno per voi che l'avete appena visto.

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