Le mail non spedite.
Quante volte vi è capitato di immaginare di scrivere una lettere a qualcuno?
Che sò... un attore, un politico, una persona famose, un personaggio stimato, un essere umano profondamente odiato.
Quante domande inespresse. quanti dubbi.
Ho deciso che non è giusto tenersi tutto dentro e quindi, spinto dalle mie attuali letture, ho deciso non solo di scrivere post, ma anche, poi, se ne avrò il coraggio, di spedirlo al legittimo destinatario.
Caro Niccolò,
in primo luogo mi scuso per le confidenze che mi prenderò in questa mia, ma non sono abituato a farmi carico di troppi formalismi, quindi... Niccolò, scusa in anticipo.
mi scuso anche per il "tu" ma visto che mi toccherà, nelle prossime righe, insultarti, preferisco un atteggiamento più schietto e diretto. Mi capirai.
Premetto che non ho letto tutti i tuoi libri, per ora sono fermo a "Come Dio comanda", "Che la festa cominci" e, tutt'ora in fase di lettura la raccolta di racconti "Fango".
Ma essendo oramai quasi alla metà della tua bibliografia sono giunto al punto in cui DEVO farti delle domande.
La prima fra tutte è: "Ma sei fuori?!"
Scusa, ma è davvero la prima reazione.
Dopo "Come Dio comanda" m'ero fatto un'idea su dite, poi completamente smentita da "Che la festa cominci"... ed ora, con "Fango" mi hai davvero fatto "sbarellare"... come dicono i giovani.
Niccolò! Dai! Non puoi fare così!
O meglio.. continua così che vai forte!
Completamente spiazzato!
E mi piace, ma non capisco.
Uno crede che leggendo gli scritti di un'altra persona possa arrivare a conoscerla o,quantomeno, ad immaginarsela.
Ora quello che ho letto finora scritto "da te" mi restituisce due immagini completamente contrapposte che non riesco assolutamente a conciliare.
Chi sei tu?
O meglio, cosa?
Un aspirante serial killer psicopatico oppure un tipo simpatico ed affabile al quale piace (forse in maniera un poco "spinta") scherzare?
Sei un pazzo o un compagnone?
Ma sopratutto.... da "scrittore a scrittore" (ebbene sì, ho velleità in questa direzione) come hai fatto a farti pubblicare?
Quali "ganci" avevi?
Come hai fatto a farti conoscere al pubblico?
Scusa, do per scontato che tu ti sia fatto conoscere proprio grazie alle tue conoscenze non non grazie al tuo innegabile talento... ma sai, siamo in Italia...
Torniamo a botta sulle domande!
Parlando di "Fango"... prima di tutto ti dico che non sono un fan dei racconti... li scrivo, e scriverli mi da una certa soddisfazione, ma leggerli. No leggerli no.
Sono troppo brevi ed essendolo non soddisfano il lettore accanito che c'è in me, ma leggendo i tuoi ho capito che forse mi sbagliavo.
Il primo ("L'ultimo capodanno dell'umanità" NDR) l'ho trovato esilarante. Fantastico. Decadente e divertente.
Il secondo ("Orgoglio"? Ma forse mi sbaglio) assolutamente angosciante.
Non so se è un effetto voluto, ma mi sono immedesimato, e non nelle ragazze.
Colpa di quel "noi" narrante immagino.
Atroce.
Come ti barcameni con questi radicali cambi di stile e genere?
Si perché il primo (per me) è commedia. Macabra, ma commedia.
Il secondo (perdona il francese) "manco per il cazzo".
Io stesso cerco di non rinchiudermi in un genere, ma... tu cosa preferisci?
Come ti senti a scrivere certe cose?
Io, quando scrivo di certe situazioni decisamente poco simpatiche (Es, ombrellone in un occhio di "Orgoglio") poi come ti rapporti con te stesso?
mi spiego meglio.
In una storia che sto scrivendo un rapitore fa "robe brutte brutte brutte" ad una ragazza sua ostaggio.
Una cosa è immaginare certe cose. trattasi poi di fantasie sadomaso tutto sommato soft, forse, ma una volta scritte, messe neo su bianco, mi son guardato poi allo specchio chiedendomi.
Chi sei tu?
Un pazzo o che altro?
E così torniamo alla prima domanda.
E abbiamo chiuso il cerchio.
Cordialmente pongo,
Distinti saluti
Enrico Oricco
P.S.
Se può interessarti ecco il link al mio blog...
Ogni eventuale suggerimento sarebbe decisamente ben accetto.
Sopratutto per quanto concerne la sezione "Racconti"
Sopratutto per quanto concerne la sezione "Racconti"
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