Sto leggendo il suddetto libro.... lo trovo divertente, ben scritto, sagace, a sprazzi geniale e mediamente parecchio brillante...
Ma mi chiedo
Analizzando la "struttura" del volume... gli argomenti trattati ...
Io non potrei fare nulla del genere?
Prendo una manciata di argomenti (vagamente a casaccio) e ci scrivo sopra un numero di "articoli" sagaci, pungenti ed ironici.
Che ce vo'! Mi dico io. Basta solo trovare un filo conduttore ed è fatta.... un minimo comune denominatore vagamente sensato per poterli raccogliere insieme in un unico volume ed è fatta.
Ma basta davvero così poco?
Certo, bisogna metterci la proprietà di linguaggio, lo humour e la follia dell'autore in questione (no, non parlo di me, parlo di lui).... e la cosa mi fa venire in mente una cosa da provare a fare... una specie di "progetto" (un altro?! E finiscine uno prima!)
Mi piacerebbe tentare una cosa del genere... ma che dire.... se lo facciamo, facciamolo strano.
Prima regola dello scrivere?! Ve la ricordate?
Parlare di ciò che si conosce.
Ed ora io tento un salto nel vuoto.
Voglio provare a "parlare" di qualcosa che non conosco.
VOI (mie fedeli ed attivissimi lettori) mi sparate una situazione (possibilmente a me sconosciuta) ed io ci scrivo sopra un post... chiamiamolo "esercizio di immedesimazione".
Una situazione, un fatto, un "qualcosa" fate vobis... ed io mi ci butto.
Parte ora il progetto "Gli scrittori sono tutti Puttane".. e vediamo cosa ne viene fuori.
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