martedì 20 dicembre 2011

L'obsolescenza negli attuali rapporti interpersonali moderni ha raggiunto livelli teratologici

"e' imputablile ad un eccessivo uso della tecnologia, togli internet , sms ,TV..ed ecco che hai risolto questo piccolo problema. Provateci e vi ammazzo" (cit.)


Ma analizzando meglio il titolo mi viene da interpretare la questione in maniera differente.

Qua il problema è che è l'obsolescenza dei rapporti interpersonali moderni ad avere raggiunto livelli teratologici... ovvero... che nonostante il fatto che si sia sempre collegati connessi e "social"... siamo andati così avanti tanto da fare il giro e tornare indietro, ovvero a quando i rapporti interpersonali "reali" includevano solo la ristrettissima cerchia delle nostre più strette conoscenze, famiglia inclusa.

E con "ristrettissimo" intendo dire proprio solo quelle 10 o massimo 20 persone in tutto... una stima da tardo medioevo a mio avviso.

Siamo arrivati ad un punto che conosciamo tutto di tutti, ma non "conosciamo" realmente nessuno, a parte forse quei pochi che reputiamo degni. Quei pochi coi quali ci "arrischiamo"ad essere noi stessi.

Il problema è che siamo diventati troppo complessi e sfaccettati per ritenerci accettabili così come siamo dagli "altri".. ignorando, volutamente, che anche gli altri, molto probabilmente, sono nella stessa identica situazione.

Indossiamo maschere ed interpretiamo ruoli, in continuazione, con chiunque, tranne coi pochi "eletti" ed in particolari situazioni.

Almeno nel medioevo non avevano di questi problemi. I ruoli erano fissi. Ognuno di noi aveva dei ruoli ben specifici e tentare di uscirne era addirittura, per molti, impensabile.

Ora sappiamo, se non tutto molto. Ora comunichiamo, se non con tutti, quantomeno spessissimo se non continuamente... con molta, troppa gente...
Ed ognuna di queste persone, amico, contatto, follower... ognuno di loro prende un pezzo di noi fino a ridurci a nulla, se non a molto poco.

C'è una soluzione?

A mio avviso sì, ma applicabile solo su larga scala.
Si potrebbe fare un esperimento.

Spegnere i nostri mezzi di comunicazione testuali e "costringerci" a comunicare solo verbalmente (no, non sto escludendo il telefono.. gli sms si però).. per quanto tempo?
Un giorno? Una settimana? Un mese?

Prevedo crisi d'astinenza da social network... ma non è forse vero che ricevere o fare un paio di telefonate nell'arco di una giornata non sarebbero altrettanto soddisfacenti? Certo, solo nel caso in cui ci si dica delle cose, con un peso.
Non chiamiamo per sapere come va, o per raccontare / sentirci raccontare la nostra giornata.
Parliamo per diffondere dei pensieri... delle idee... fosse anche solo organizzare una cena...
Io so che, nell'arco di una giornata senza social e chat e sms, fra una cosa e l'altra, un bel menu da proporre chiunque di noi sarebbe in grado d'inventarselo...
Antipasti, primo, secondo, contorno frutta dolce e caffè...

Ok, quando la facciamo sta cena?

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