L'hanno "studiato e brevettato" in qualche università danese e promette meraviglie. Sia nei risultati al cronometro sia nella condizione psicofisica di chi lo pratica, ed io ho deciso di dargli una chance.
Parliamo dell'allenamento 10-20-30.
Di cosa si tratta?
In pratica è un metodo che, se applicato, con una modica spesa temporale a sessione, dovrebbe consentire una rapida ripresa del proprio stato di forma.
Ve lo spiego per come l'ho capito io.
1 km di riscaldamento, giusto per non partire freddi come igloo e strapparsi subito tutti i legamenti possibili ed immaginabili per poi partire con le "ripetute".
Ogni ripetuta consta di 10 secondi di corsa veloce, seguiti a ruota da 20 di corsa moderata e da 30 a passo lento.
Una volta fatte 5 o 6 ripetute concedersi 2 minuti di riposo e poi di nuovo via, per un totale di 4 / 5 / 6 sessioni di ripetizione.
Il tutto non dovrebbe prendere più di 20, 25, 30 minuti.
E promette bene.
Perché provarci?
Perché sono ridotto fisicamente ad uno straccio, devo "dimostrarmi" che devo smettere di fumare, quindi stasera, approfittando della temperatura tropicale, se volete venire a farvi due risate, potrete vedermi scorrazzare sulla pista ciclabile di Bra.
Correrò con la faccia imperlata da una cascata di sudore e l'espressione concentrata per mantenere il conto del tempo che passa.
Obiettivo di questo supplizio auto imposto?
Niente prova costume, niente paranoie di nessun genere, solo la voglia di tornare in forma e di investire un poco di tempo per il benessere personale.
Riuscirà a finire almeno la prima sessione di allenamento?
Forse sì, forse no, comunque siete pregati di allertare la croce rossa che stiano pronti a venirmi a raccattare in caso (assai probabile) di collasso psicofisico-cardio-respiratorio.
Buon supplizio a tutti!
Che l'ernia del disco sia con tutti voi!
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