La prima, la bufala della morte di Paolo Villaggio, la seconda, la rivelazione dell'importo netto mensile delle paghette dei "ragazzi" Bossi.
Che dire, nel caso in cui la prima notizia fosse stata vera e non invece uno scherzo di dubbio gusto (e non mi stupirei che a farlo sia stato proprio lui, Paolo Villaggio) ora sarei qui a dirmi : "Ma in effetti, a me, frega qualcosa?" e forse direi di no. Perché in effetti, io, noi, Paolo Villaggio non lo conosciamo mica.
Non è un parente o un amico di lunga data, non è qualcuno che ha accompagnato la mia vita essendoci di persona.
Non è nemmeno un parente di un amico di lunga data.
Non è nemmeno l'amico di lunga data di un parente acquisito di un conoscente.
Paolo Villaggio è (ancora per un po' si spera) un "personaggio".
Noi, io, conosciamo i suoi personaggi e sappiamo poco o nulla di lui, della sua vita.
E forse nemmeno ci interessa.
La seconda, i CINQUEMILA euro di paghetta mensili sborsavi ai propri ragazzi dal "senatur", sono invece uno spunto più interessante.
Certo, se tolgo il freno rischio di continuare solo ed esclusivamente a bestemmie ed improperi.
Ci sono solo due o tre cosette che posso dire al riguardo.
1 - Se se lo possono permettere che lo facciano.
2 - Se se lo possono permettere è solo colpa nostra.
3 - Se se lo possono permettere, ma erano soldi "rubati" allora si son fatti beccare ed allora ci sarà da ridere.
Perché siamo in Italia e lui, il Senatur, volente o nolente oramai è parte della "casta".
Un intoccabile forse. Perché qui, in Italia, le cose funzionano così e funzionano male.
Tocca a noi cambiarle.
Tocca a noi mandare via certa gente a calci nel didietro.
Son quasi sicuro di una cosa.
Paolo Villaggio (riposi in pace) lo farebbe.
Li manderebbe via a calci in culo.
Ma anche no.
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