A noi capita relativamente spesso e la cosa che meno ci piace, subito dopo i cessi, è il comportamento delle comitive di ultrasessantenni al bancone del bar.
Si dice tanto del "gap generazionale" piuttosto che della maleducazione dei giovini d'oggi, della mancanza di rispetto e di tutto quello che vi viene in mente, ma avete mai visto una di queste comitive di baldi ed arzilli vecchietti avventarsi sui banconi del bar delle aree di servizio manco fossero hoolingans britannici in libera uscita?
Normalmente non ci piace riferirci a certe categorie sociali con termini dispregiativi che denotano maleducazione e mancanza di rispetto, termini come "Vecchi" o "Storditi rincoglioniti" ci sembrano sempre decisamente fuori luogo e contesto, perché normalmente lo sono, ma in questo caso specifico non credo siano poi così sparati in aria.
Vi ricordate come eravate quando, alle medie, in gita scolastica, scendevate dal bus all'area di servizio e vi davate allo sciacallaggio indiscriminato?
No, non arrivano a quei livelli, no, ma sarà che siamo noi che abbiamo dei problemi sopportazione, ma l'impressione è quella.
A parte il fatto che non sanno nemmeno come funziona un autogrill ("Scontrino alla cassa", vi dice niente?) ma è poi il comportamento quando finalmente arrivano (ammassati e sbraitando a volumi spacca amplifon) al bancone che davvero abbattono ogni buon sentimento.
Spingono, ti passano davanti... suppongono probabilmente che loro, in quanto "anziani", abbiano automaticamente diritto a godere di un qualche privilegio di precedenza assegnato loro dalla bontà divina, o forse dall'autista del bus che li li ha scaricati e che probabilmente ce li vorrebbe pure abbandonare.
No signori e signore, mi spiace, ma io sono li per un veloce caffè dopo probabilmente alcune ore passate a guidare in mezzo al traffico e prima di altre probabili ore a fare altrettanto... voi siete in gita, avete da perdere tutto il tempo di questo mondo (arterie intoppate premettendo ovviamente), quindi. Educazione, pazienza, senso civico e basso profilo per cortesia.
Non siamo persone intolleranti, mai e poi mai, ma capiamoci: "Non rompi a me, non rompo a te"
Premessa che, ogni volta, sempre, finora non è mai successo il contrario, è sempre stata disillusa.
Ora facciamo così:
Quando all'autogrill vediamo fermi dei pullman turistici che scarica orde assatanate di caffè, brioche e bianchini di arzilli e maleducatissimi vecchietti l'atteggiamento di risposta è oramai automatico. Assetto anti sommossa ed umore pessimo già alla cassa.
Meglio prevenire che curare si diceva una volta.
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