Festa di compleanno "nanica". decide di schegge impazzite vestite con maglie dei supereroi più assortiti, riscaldamento in panne, locale freddino e quando rientri in casa, metti a nanna la scheggia impazzita, ti butti sotto le coperte... inizia la sofferenza.
Colpa del freddo, e delle molteplici afflizioni cliniche che affliggono la mia spina dorsale certo, ma principalmente ho preso una botta di freddo... ed ho letteralmente emesso gemiti di dolore per alcune ore.
Poi ti impasticchi, capisci che probabilmente non stai per morire, che ci sei già passato, lo sai come funziona, sei un rottame, mettiti l'anima in pace.
Da buttare!
Da vendere a peso!
Inutilizzabile per scopi differenti dello starsene immobili a far ruggine...
Sopravvissuto alla nottataccia semi insonne, fai colazione con la sensazione di camminare sulle uova, incerto sui tuoi passi, tentennante, e decidi di andare al pronto soccorso.
Ci arrivi facilmente, è praticamente sotto casa, e infatti ci vai a piedi (camminare fa sempre bene, anche se potrebbe creare righe e sfregi sul materiale sano, per poco che ne resti) e ti ritrovi di fronte ad una file di quaranta persone.
Arrivi all'accettazione e ti senti (giustamente?) dire che sei "codice verde" che non c'è nessuna urgenza, che passeresti per ultimissimo (anche dopo chiunque quelli che sarebbero arrivati dopo), al massimo prova a ripassare nel pomeriggio...
E allora torni a casa, non puoi fare altro, ti impasticchi ancora un poco e speri di non stare peggio. Ti butti sul divano, speri nel senso di caritatevole compatimento di moglie e figlio, e svieni sul divano di fronte a programmi adatti a bimbi di 31 anni più giovani di te... e loro non sono dei rottami...
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