giovedì 22 maggio 2014

Gusti vs Stile - Vendere o Perseverare?



"Vendere" che parola... che non si tratta mica poi di vendere, ma di avere una conferma, un'idea di opportunità, uno spiraglio speranzoso nell'oscurità della quotidianità.
Così però mi capisco solo io quindi direi che è meglio dare qualche solito dettaglio.
Dopo aver inviato la raccolta di racconti ad un editore (cordiale e gentile) incredibilmente (e pure in tempi brevi!) ho ricevuto una risposta...
Che ovviamente era un "no", altrimenti staremmo qui a parlare di che?
Ma non era un no secco e perentorio, era un "no" preceduto prima di tutto con un complimento al mio stile di scrittura... seguito da un "ma" in relazione a... il mio stile di scrittura.
No, non è una contraddizione, anche se potrebbe sembrarlo.
Semplicemente certi aspetti del mio stile non sono passati, non sono percepiti, non vanno bene... al lettore in questione o meglio, all'editore.
Che fare quindi?
Quando una risposta inizia così "La tua scrittura è sicuramente perfetta e lineare, riesci a coinvolgere il lettore ma…".come ti comporti?
Ti rivedi, ti correggi, ti "adatti", o continui per la tua strada?
Ci sono pro e contro, chiunque li vedrebbe, ma davvero voglio "esordire" con qualcosa riveduto e corretto secondo i gusti di qualcun altro?
Certo, l'ideale sarebbe trovare un editore che ti giura amore eterno e che promette di pubblicarti anche la lista della spesa perché perdutamente perso di te e del tuo stile e delle tue storie, ma così (al momento) non è.
Quindi?


Vi lascio in sospeso...

2 commenti:

  1. Piegati alle esigenze del mercato. Poi quando avrai un nome sfonderai con il tuo stile unico, incompresibile ai più e rivolto ai lettori di nicchia.

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