Spunto da facebook...A parte che non è poi così vero... dipende sempre dai campi desolati in cui la tua personalissima cultura spazia maestosa...
Ma il concetto su cui vorrei riflettere (e magari per sbaglio far riflettere pure voi, incluso l'infastidito) è differente.
Mi vorrei soffermare sul concetto di utilità espresso con i termini "non paga".
Se mi fermo a pensare attentamente al significato della frase il risultato è sconfortante.
In sostanza il succo è che non porta a risultati tangibili monetaria-mente.
Non apporta pecunia alla propria personale economia.Non genera introito.
La cultura non deve arricchirci il portafogli, deve arricchirci lo spirito, migliorarci, renderci consapevoli e migliori.
Non nel senso di competitivi sul mercato del lavoro, o più appetibili ad un ipotetico datore di lavoro, ne tanto meno papabili di un aumento di stipendio.
Quello lo si può (o lo si dovrebbe) ottenere con le competenze specifiche, o la padronanza di mezzi, o con determinati aspetti del proprio carattere.
Dalla cultura in senso assoluto, quella che deriva dal latino colere (coltivare) l'unica cosa che possiamo chiedere è la propria crescita personale, il proprio accrescimento sia mentale che spirituale, una soddisfazione derivante dalla conoscenza dei propri mezzi... e se la nostra cultura in determinati argomenti non ci da queste certezze vuol dire che è ora di spaziare, di ampliare i nostri orizzonti, di migliorarci ulteriormente.
Ma il concetto su cui vorrei riflettere (e magari per sbaglio far riflettere pure voi, incluso l'infastidito) è differente.
Mi vorrei soffermare sul concetto di utilità espresso con i termini "non paga".
Se mi fermo a pensare attentamente al significato della frase il risultato è sconfortante.
In sostanza il succo è che non porta a risultati tangibili monetaria-mente.
Non apporta pecunia alla propria personale economia.Non genera introito.
La cultura non deve arricchirci il portafogli, deve arricchirci lo spirito, migliorarci, renderci consapevoli e migliori.
Non nel senso di competitivi sul mercato del lavoro, o più appetibili ad un ipotetico datore di lavoro, ne tanto meno papabili di un aumento di stipendio.
Quello lo si può (o lo si dovrebbe) ottenere con le competenze specifiche, o la padronanza di mezzi, o con determinati aspetti del proprio carattere.
Dalla cultura in senso assoluto, quella che deriva dal latino colere (coltivare) l'unica cosa che possiamo chiedere è la propria crescita personale, il proprio accrescimento sia mentale che spirituale, una soddisfazione derivante dalla conoscenza dei propri mezzi... e se la nostra cultura in determinati argomenti non ci da queste certezze vuol dire che è ora di spaziare, di ampliare i nostri orizzonti, di migliorarci ulteriormente.
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