La passi pensando cattiverie a ciclo continuo e a guardare la radiosveglia ogni quaranta minuti, imbruttendoti l'anima. La passi pensando che invece di pensare era meglio parlare, magari litigare, ma almeno avresti fatto qualcosa, ed alla fine passa. La notte.
Passa e raggiungi la mattina con un'idea per uno scritto, un'idea per un post. Di quelli che ti piace definire "tecnici". ma poi finisci a chiederti se leggendolo qualcuno leggerà fra le righe.
Di quelli in cui usi e descrivi quello che per te, oramai, è diventato uno stile, ma in cui descrivi anche ciò che sei e ciò che senti.
Il tuo stile. La tua vita.
Uno stile di scrittura.
Quello che ha già ricevuto delle critiche (troppe ripetizioni, troppi elenchi).
Quello nel quale ti perdi in frasi lunghe e tortuose che per rendere sensate SAI che dovresti dividere almeno in due o tre, ma non ce la fai, e decidi consciamente che se tu hai fatto tutta quella fatica a scriverla allora è giusto che i lettori facciano la stessa fatica a leggerla ed a trovargli un senso.
E sai anche che così facendo sbagli, ma te ne freghi.
Ma quello, lo stile, in fondo, è quello che sei.
Ripetitivo alla morte (sempre gli stessi concetti, sempre le stesse idee, sempre le stesse discussioni).
Logorroico in maniera sinceramente fastidiosa (se fossi in grado di spiegarti con una frase di 4 parole saresti quel genio che non sei).
Incomprensibile a volte (anche a te stesso).
Se il tuo stile è lo specchio della tua anima allora questo scritto vuol dire anche altro. Se la tua anima è così allora qualcosa di sbagliato c'è.
Il problema non sta nel fatto che io scrivo in un certo modo fregandomene di quello che può pensare un lettore, è che poi non riesco a fare a meno, poi, di chiedermelo... e vorrei essere compreso...
Il problema non sta nel fatto che io scrivo in un certo modo fregandomene di quello che può pensare un lettore, è che poi non riesco a fare a meno, poi, di chiedermelo... e vorrei essere compreso...
Cambia stile, o cambia modo di pensare... in alternativa ricomincia a fumare, forse è il danno minore...
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