E' perché mi son svegliato col nervoso!
Eravamo io-nano-e-bionda a Fossano, per accompagnare mio padre a vedere una maratona de "Priscilla. La regina del deserto" (lo proiettava ben 4 volte di fila). Parcheggio, troviamo il cinema (un multisala con annesso centro commerciale IMMENSO.. nel centro di Fossano? Bho!
Lascio il babbo alla biglietteria, nano-e-bionda vanno a farsi due passi ed io mi fiondo alla ricerca di un negozio specializzato in video giochi. Missione: procurarmi un nuovo tunnel.
Dopo ore di vana ed inutile ricerca mi ritrovo all'uscita di questo centro commerciale assalito da nonne in crisi d'astinenza che cercavano di "spacciarmi" i videogiochi usati dei propri nipoti a prezzi irrisori.
Tutti titoli recentissimi, in alcuni casi addirittura ancora sigillati, ma totalmente inventati.
Risposta standard: "Non grazie, sono a posto, ho Skyrim" (e allora perché ho perso tutte quelle ore a cercare il negozio!? Inizia a salirmi il nervoso)
Mi ricongiungo con compagna e prole, raccatto il babbo munito di immane secchio di pop-corn (ed il nervoso sale un altro po', c'ha il DIABETE!) e ci avviamo verso la macchina.
Lungo la strada ci imbattiamo in una scena allucinante.
Una Fiat Panda di colore carta da zucchero (il colore è ovvio,l'auto è interamente costruita di cartone) che precipita rotolando lungo una scalinata (nota di colore... facendolo fa un rasetto ad un nano li appostato che si faceva bellamente i cavoli suoi e che non si scompone minimamente, quindi non lo caghiamo nemmeno di striscio) e ci precipitiamo alla vettura per constatare la buona salute degli occupanti.
Ci avviciniamo , io apro una portiera, e dal mezzo salta fuori una bimba tutta contenta che ci dice: "Io e mia mamma Laura (?!?!) viviamo qui vicino in Via Senator Sartori civico 4" (che però è a Bra (e la cosa non mi quaglia, stress e nervoso iniziano ad impennarsi). In tutto ciò mio padre continua a mangiare pop-corn fritti ed unti e, se proferisce verbo, risulta incomprensibile causa bofonchio da fauci impegnate (e mi innervosisco un altro po')
Entriamo in una casa (non la nostra, ma avevamo la chiave), rassettiamo la bimba.. mio padre, col suo fidato secchio di pop-corn sempre in mezzo ai piedi al che mi inalbero come una furia ed inizio a sclerare di brutto.
Nel contempo nano-e-bionda-e-bimba scompaiono.
Non li trovo più ed immagino che siano andati in Via Senator Sartori al civico 4... solo che... dov'è Via Senator Sartori a Fossano?
Nella ricerca ad un certo punto mi ritrovo immerso in quella che sembra una favelas brasiliana, o meglio, in villaggio inca. Tutto pietre e ripide sale scavate nella roccia.
I locali sono tutti vestiti da "peones" e parlano messicano.
Scendendo da una di queste scale ripide e coperte di muschi mi imbatto in quattro di questi "peones" che, risalendo la scala in verso contrario al mio, mi intralciano il passaggio. Ognuno di loro trasporta in PC portatile di marca Olivetti e dalla postura sembra che pesino almeno 40 chili l'uno.
I quattro sono seguiti da una "madamin" chiaramente fuori posto che ha in braccio una specie di barboncino ed al guinzaglio una muta di spinoni.
La tizia guarda con una smorfia di disgusto i quattro portantini e dica al suo peone di fiducia "Anche noi alla favela ce li abbiamo i computer"
Io cercando di passare scivolo sui gradini ricoperti di muschio e rischio di precipitare di faccia su uno stronzo di spinone "condido" con tanto di fagioli rossi alle cipolle.
Mentre mi ritiro su il peone della "madamin" si agita tutto e mi dice. "Me scusi senor, le sposto il gippone"
Alzo lo sguardo per osservare appunto il "gippone" e mi ritrovo davanti un Vitare di un disgistoso colore violetto che offende definitivamente il mio senso estetico e mi scotringe a svegliarmi.
Ecco perché stamattina alle quattro e 20 giocavo a Skyrim.
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