mercoledì 13 aprile 2022

N modi per trovare delle scuse intelligenti per non scrivere e sopravvivere al rammarico.


Il titolo è quel che è perché poi li conterò, questi modi, ma se come me avete covato nell'anima il sogno di vedere prima o poi in libreria un vostro tomo, allora sapete che questo elenco è destinato a diventare parecchio lungo.
Perché?
Perché sedersi a scrivere è facile. Basta mettersi di fronte ad una tastiera ed iniziare a sanguinare.
(cit.)
(Non chiedetemi chi l'ha detto, ma vi assicuro che è dannatamente vero)

Avrete sicuramente notato l'ironia del momento.
Una volta qui si parlava di come e quando scrivere, ora di come fare a non farlo.

Potrebbe essere l'inizio della fine.
Che poi non fare una cosa è dannatamente facile.
Se è una cosa che provoca dolore sangue e sofferenza (vedere citazione precedente) dovrebbe esserlo ulteriormente no?
Ma se fare quella cosa è anche una necessità?
Scrivere per chi dentro di se crede di poterlo/doverlo/saperlo fare è quasi un obbligo.
Comunque io , in realtà, non ho smesso di scrivere. Sto solo continuando a pensare a quello che ho scritto immaginando come modificare / migliorare / terminare il lavoro.
Non si può smettere di scrivere.
Al massimo una pausa ogni tanto.

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