Prima di andare a vedere questo film sapevo solo due cose.
Che si tratta di un "prequel" di Alien e che, in teoria, dovrebbe essere il primo di una nuova trilogia dedicata ai miei alieni mascelloni preferiti.
Sapere queste cose ha aperto nella mia mente una voragine infinita ricolma di dubbi e domande relative alla trama che questa pellicola avrebbe potuto dipanare. Mi chiedevo: "Ma come lo strutturi un prequel di Alien?"
In sostanza il mio dubbio era su quale storia avrebbero potuto raccontarmi, su quali fatti il buon Ridley si sentisse di dover tornare per completare una storia già, scusate il termine, trita e ritrita?
Personalmente di quegli alieni bavosi non ne avrei mai abbastanza, ho visto i 4 film precedenti almeno 8 volte e mi piace considerarmi come un cultore della fisiologia degli alieni-sfonda-crani-a-morsi per eccellenza quindi mi perdonerete se ho "approcciato" la pellicola col mio bel bagaglio di sani dubbi morali, esistenziali e filosofici.
Be, devo sinceramente dire che quando la pellicola è terminata e si sono riaccese le luci sul mio volto era stampato un sorriso tipo ebete che non sono ancora riuscito a togliermi dalla faccia manco fosse un facehugger di quelli tosti.
Questo perché?
Perché qui, a mio avviso, ci sono le basi per fare bene. Perché qui c'è materiale interessante su cui lavorare, perché qui, signori e signore, siamo ad un fottuto bivio alla Matrix. Può venire fuori una trilogia di film fantastici che o, come in Matrix appunto, può capitare di perdersi in due pellicole assolutamente senza capo ne coda, e questo non lo vogliamo vero Ripley? Emm, pardon, lapsus, Ridley.
Se poi vogliamo parlare del film a se stante, cosa che senza dubbio possiamo fare, non c'è molto da dire a parte che, a mio avviso, è fatto benissimo e, per la prima volta da molto tempo, il 3D nemmeno guasta.
Grandissimi effetti speciali, ottima recitazione globale del cast, una Charlize Theron senza capo ne coda che riesce benissimo nel suo ruolo di stronza all'ennesima potenza. Che dire. Non molto, troppe domande sul futuro e sulle ipotesi narrative per dare una valutazione effettiva della singola pellicola.
Anche la "nuova" eroina dimostra un istinto di conservazione decisamente fuori della norma, ed anche se non è una stangona alla Sigourney Weaver è abbastanza atletica e coriacea da meritare un applauso.
Anche la "nuova" eroina dimostra un istinto di conservazione decisamente fuori della norma, ed anche se non è una stangona alla Sigourney Weaver è abbastanza atletica e coriacea da meritare un applauso.
Posso solo dire una cosa.
Da "ammiratore" della serie è stato fantastico assistere alla "nascita" del primo abbozzo di regina, mi scuserete per il piccolo spoiler, ma credo di aver trovato il motivo del sorriso alla facehugger.
Voto alla pellicola?
7+, ma potrebbe tranquillamente diventare un 8 e mezzo, dipende tutto da te Ridley, è tutto nelle tue manine sante. Vedi di continuare così che non vedo l'ora di vedere il resto.
Ed ora, per tutti i cultori degli alieni più acidi che immaginario umano abbia mai concepito una breve analisi della basi "biologiche" rilevate nella pellicola.
ATTENZIONE! Altissimo pericolo di spoileraggio!
Poi non dite che non vi avevo avvertito ok?!
Se non volete "rovinarvi" l'esperienza del film non andate oltre a leggere!
La parte "conosciuta" la trovate ben spiegata qui (Wiki sei impagabile), ma mi appresto ad un veloce riassunto per i più pigri.
Partiamo dall'uovo (che è più simile ad una sacca embrionale tipo quella degli squali tanto per intenderci) dal quale esce il Facehugger il quale s'aggira in cerca di una preda da "fecondare" impiantandone un embrione che si sviluppa nel Chestburster (letteralmente "scoppia busto", il mio preferito) che una volta venuto gioiosamente alla luce, avendo la possibilità di nutrirsi muta velocemente in un adulto o, avendo fortuna, in una regina.
La regina si mette di buona lena a deporre migliaia di uova ed in poco tempo ogni forma di vita sul pianeta ospite viene annientata. Facile, veloce, letale, l'Alien (nelle sue varie varianti) acquisisce tratti distintivi a seconda dell'ospite in cui viene inoculato l'embrione e per tale motivo vi sono varianti a seconda della tipologia dell'ospite. Vedi il runner, vedi l'ibrido coi predator... e già da cui s'era iniziato a capire come l'ospite apportasse, tramite il suo corredo genetico, apportasse un apporto importante all'evoluzione ed alla crescita dell'alieno col sangue corrosivo più cinematograficamente appagante del mondo mondiale.
Nessuno però s'era mai chiesto come si fosse arrivati a quella determinata forma, per quanto fosse chiara la funzione, la forma, seppure leggermente variabile, era un'incognita.
Ora invece, grazie a questo primo capitolo, ci vengono date nuove informazioni e nuovi spunti di riflessione.
Il tutto nasce da un qualche schifoso brodo genetico che assimila e muta tutto il Dna con cui viene in contatto.
Si parte così da piccoli vermicelli che danno origine a serpentoni super aggressivi (col sangue corrosivo) e con la tendenza al facepalm, passando poi al calamarismo artropode per giungere infine (con qualche passo estremo e con tutti i dubbi possibili immaginabili sul funzionamento / origine del processo) ad un abbozzo di regina nel finale della pellicola.
Bello bello bello....
Ed ora, per tutti i cultori degli alieni più acidi che immaginario umano abbia mai concepito una breve analisi della basi "biologiche" rilevate nella pellicola.
ATTENZIONE! Altissimo pericolo di spoileraggio!
Poi non dite che non vi avevo avvertito ok?!
Se non volete "rovinarvi" l'esperienza del film non andate oltre a leggere!
La parte "conosciuta" la trovate ben spiegata qui (Wiki sei impagabile), ma mi appresto ad un veloce riassunto per i più pigri.
Partiamo dall'uovo (che è più simile ad una sacca embrionale tipo quella degli squali tanto per intenderci) dal quale esce il Facehugger il quale s'aggira in cerca di una preda da "fecondare" impiantandone un embrione che si sviluppa nel Chestburster (letteralmente "scoppia busto", il mio preferito) che una volta venuto gioiosamente alla luce, avendo la possibilità di nutrirsi muta velocemente in un adulto o, avendo fortuna, in una regina.
La regina si mette di buona lena a deporre migliaia di uova ed in poco tempo ogni forma di vita sul pianeta ospite viene annientata. Facile, veloce, letale, l'Alien (nelle sue varie varianti) acquisisce tratti distintivi a seconda dell'ospite in cui viene inoculato l'embrione e per tale motivo vi sono varianti a seconda della tipologia dell'ospite. Vedi il runner, vedi l'ibrido coi predator... e già da cui s'era iniziato a capire come l'ospite apportasse, tramite il suo corredo genetico, apportasse un apporto importante all'evoluzione ed alla crescita dell'alieno col sangue corrosivo più cinematograficamente appagante del mondo mondiale.
Nessuno però s'era mai chiesto come si fosse arrivati a quella determinata forma, per quanto fosse chiara la funzione, la forma, seppure leggermente variabile, era un'incognita.
Ora invece, grazie a questo primo capitolo, ci vengono date nuove informazioni e nuovi spunti di riflessione.
Il tutto nasce da un qualche schifoso brodo genetico che assimila e muta tutto il Dna con cui viene in contatto.
Si parte così da piccoli vermicelli che danno origine a serpentoni super aggressivi (col sangue corrosivo) e con la tendenza al facepalm, passando poi al calamarismo artropode per giungere infine (con qualche passo estremo e con tutti i dubbi possibili immaginabili sul funzionamento / origine del processo) ad un abbozzo di regina nel finale della pellicola.
Bello bello bello....
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