giovedì 24 ottobre 2013

Cambiare

Immagine in linea 1
(Scritto qualche giorno fa, ora va meglio)
Ennesima nottataccia, ennesima notte in bianco.

Colazione al bar, solite notizie dal mondo dei quotidiani.

Risali in macchina ed una canzone ti tira fuori dall'umore più nero degli ultimi 2 anni... ti ci tira fuori prendendoti per i capelli e (forse) ti salva la vita.

Personalmente mi capita spesso, sono Radiopatico.


Esiste? No, non esiste. 

Esiste radiopaco, ma non mi serve a niente , è un termine medico-radiologico, quindi conio qui ed ora RADIOPATICO come mero equivalente di meteoropatico ma non collegato alla meteorologia bensì al palinsesto ed alla programmazione di Radio Deejay. In esclusiva. Per me.

Per le persone normali vale anche nel caso in cui la radio sia un'altra.

Il fatto che io sia così e che mi capiti spesso non vi stupisca, non credo di essere l'unico.
Il fatto che la canzone in questione sia del "grande V" nazionale stupisce decisamente me.

Non sono mai stato un suo fan e tendo a non ascoltare le sue canzoni, a non dargli peso, non presto l'orecchio, non faccio attenzione, ma questa volta, complici le rime ed il ritmo orecchiabile, l'ho asoltata, e mi è venuta voglia di provarci.

A cambiare. Forse si può fare.

Non è facile, di sicuro, e se c'è arrivato lui (V.) al medesimo concetto posso arrivarci anche io. Non che io sia poi così saggio c(e che nemmeno lo sia V, magari le parole non sono nemmeno sue, non so, non mi sono informato), ma mi è parso di percepire un messaggio di speranza fra le rime cantate e la chitarre blues.

Ho visto un riflesso di speranza, un barlume...o forse avevo solamente la luce del sole negli occhi.
Cazzo, fra un po' faccio un frontale col furgone di un elettricista.

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